Dormiamoci sopra

I sogni hanno da sempre affascinato l’umanità e nelle discipline energetiche sono un elemento di valutazione delle condizioni di armonia o disarmonia energetica.

Curiosando nel web, un progetto ha attirato la nostra attenzione: I dream of Covid, una piccola “enciclopedia” che raccoglie i sogni in periodo di virus e che prende spunto dal libro Il Terzo Reich dei sogni di Charlotte Beradt https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/11/12/nel-terzo-reich-si-sognava-cosi.html

Incuriositi, abbiamo scritto per capire meglio chi e cosa ci fosse dietro al progetto. Ci hanno risposto Erin e Grace, due sorelle californiane che hanno creato il sito www.idreamofcovid.com (che potete andare a curiosare e in cui potete raccontare anche i vostri sogni) e l’account Instagram collegato https://www.instagram.com/idreamofcovid/

Erin è sempre stata incuriosita dai sogni. Qualche tempo prima dello scoppio dell’epidemia aveva letto il libro di Charlotte Beradt e aveva iniziato a notare, allo stesso modo della scrittrice, che alcune persone sognavano cose simili. Questo accadeva soprattutto in tempi di forte stress e di grande sconvolgimento sociale, quando l’onirico comincia a riflettere quel che accade nella veglia.
L’idea di condividere questo interesse è iniziata quando anche Erin, in prima persona, dopo una decina di giorni dal lockdown, ha fatto un sogno sul distanziamento sociale. Ci racconta che era di per sé un sogno normale, tranne per il fatto che le persone si trovavano a un metro di distanza l’una dall’altra, che non si stringevano la mano ecc. Per lei è stata una sorpresa vedere come, in pochissimi giorni, le nuove regole sociali fossero già filtrate nei suoi sogni.
Questo le ha fatto ripensare al libro letto e ha iniziato a domandarsi se anche ad altre persone fosse successo lo stesso. Così, ha chiesto tramite Instagram, prima a parenti ed amici, se andasse loro di condividere con lei dei sogni. Questi hanno iniziato a rispondere: tutti i loro sogni avevano a che fare con l’esperienza del Covid-19. È stato a quel punto che ha preso forma il progetto e Erin ha iniziato a creare il sito web.

Grace si occupa invece della parte grafica del progetto. Sua sorella le ha raccontato l’idea e le ha chiesto di progettare un logo per il sito. Quando ha condiviso con lei i racconti dei sogni ricevuti, Grace ha pensato subito che ognuno di essi avrebbe potuto avere una componente visiva. Da quel momento in poi. ha creato un’immagine per ogni sogno arrivato, giorno dopo giorno.

Riguardo al futuro, ci hanno raccontato che forse I dream of Covid diventerà un libro, anche perché il sito non consente di esprimere la piena esperienza di cosa significhi leggere tanti sogni di questo genere.

Il racconto di Erin e Grace ci fa pensare che forse, sia per la risoluzione di problemi che per la cura emotiva, la soluzione migliore potrebbe essere quella di dormici sopra e possibilmente: sognare!

Nota

Se avete voglia di approfondire il tema sogni dal punto di vista energetico, vi consigliamo di leggere questo articolo di Monica Zucchini, operatrice shiatsu della scuola I.R.T.E
https://www.shiatsuirte.it/conoscere-gli-shen-a-cosa-serve-nella-pratica-shiatsu/